Data pubblicazione: 2023-11-05 • traduzioni • CC BY-SA 4.0
Una danza tradizionale presente in Moldavia, Oltenia e in Transilvania
Introduzione
I Călușari (Rumeno: Călușari, pronuncia rumena: kəlu’ʃarʲ, Bulgaro: Калушари o Русалии; Macedone: Русалии) sono i membri di una società segreta
fraterna che pratica una danza rituale acrobatica nota come căluș.
Originariamente rumena, questa pratica si è successivamente diffusa in Bulgaria e nella Macedonia del Nord.
Tradizionalmente dalla terza settimana dopo Pasqua e fino a Pentecoste, chiamata Rusalii in rumeno, i Călușari, per circa due settimane, viaggiano in tutte le comunità locali
dove ballano, accompagnati da alcuni violinisti.1

Storia
Le origini dei Călușari sono sconosciute, anche se le prime attestazioni scritte risalgono alle notazioni musicali del XVII secolo di Ioan Căianu. Lo storico delle religioni rumeno Mircea Eliade osservò che: «Nonostante il giuramento fatto in nome di Dio, lo scenario mitico-rituale messo in atto dai Călușari non ha nulla in comune con il cristianesimo».1 e che, almeno nel XIX secolo, c’era opposizione clericale al gruppo, con i suoi membri esclusi dalla comunione per tre anni in alcune regioni.1
Etimologia
Mircea Eliade credeva che il termine Călușari avesse origine dalla parola rumena per cavallo, “cal”, dal latino “caballus”.2
La derivazione generalmente accettata di Căluș è dalla vecchia forma latina doppia “collusium, collusii”, che significa sia “un gruppo di danza” che “una società segreta”;
tuttavia sono state proposte altre derivazioni.
La parola rumena “căluș” significa anche “un piccolo pezzo di legno messo in bocca per impedire di parlare”, e la derivazione da questa parola ha qualche
supporto dalla presenza della figura muta in alcuni gruppi e dal silenzio rituale che veniva osservato dall’intero gruppo.
Altri, come detto, vedono “căluș” come un diminutivo di cal “cavallo”, a sua volta derivato dal latino caballus, e puntano alle associazioni mitiche del cavallo
con la fertilità e la guerra, oltre all’imitazione di cavalli trovata in alcune danze Căluș, anche se queste danze attualmente non svolgono un ruolo principale nel rituale.
Un’altra teoria è che derivi da “Coli-Salii”, i sacerdoti romani dedicati al culto di Marte.3
Due Călușari, fotografati da Costică Acsinte, c. 1930-1940
Descrizione
Tradizionalmente, il gruppo dei Călușari è una società segreta riservata agli uomini associata a un rito primaverile, possibilmente un residuo delle società tribali di guerrieri. Il capo del gruppo (di solito un uomo più anziano) recluta un certo numero di accoliti, sempre giovani adulti scelti per la loro forza fisica. I membri del gruppo prestano giuramento di segretezza, partecipano a un rito di iniziazione e a loro vengono insegnate le coreografie della danza. I gruppi di Călușari girano per il paese in primavera, visitando i villaggi a turno e prendendo parte alle danze del fine settimana, la hora.
Danza Căluș
Il “căluș” è una danza di gruppo maschile, anche se ci sono registrazioni di tradizioni della regione di Oltenia che includevano una o due ragazze giovani, ora obsolete. Una “sposa” sarebbe scelta dal gruppo in ogni villaggio attraversato, in base alle sue abilità di danza. La “sposa” sarebbe impegnata a partecipare alla danza rituale per tre anni consecutivi.
I ballerini indossano pantaloni bianchi e tuniche bianche, con nastri dai colori vivaci che sventolano dai loro cappelli. Vari campanelli sono attaccati alle loro caviglie, e le danze includono l’uso di bastoni ornamentali tenuti in posizione eretta durante la danza o puntati a terra come supporto. La danza stessa è altamente acrobatica, enfatizzando l’estensione e i salti alti, molto simile alla danza “Ceili”.
Come molte danze Morris, in molte tradizioni i ballerini Călușari includono un buffone, noto come il “nebun”, o “pazzo”.
La danza include i seguenti elementi:4
- La figura iniziale del camminare (plimbări), o un passo di base, in un cerchio che si muove in senso antiorario.
- Figure più complesse (mișcare) eseguite sul posto tra i passi di cammino.
- Le figure formate da combinazioni di elementi che spesso hanno una struttura di inizio-mezzo-fine.
Associazione con le fate
Secondo lo storico rumeno Mircea Eliade, i Călușari erano noti per “la loro capacità di creare l’impressione di volare nell’aria”5, che lui credeva rappresentasse sia il galoppo di un cavallo che la danza delle fate (“zîne”). Infatti, la patrona del gruppo era la “Regina delle Fate” (“Doamna Zânelor”), conosciuta anche come Irodiada e Arada, e che Eliade collegava alla figura folcloristica di Diana.6 Si credeva che i Călușari potessero curare le vittime delle fate.1
Elementi militari
Nella loro danza, i Călușari portavano mazze e una spada, oltre a una bandiera e una testa di cavallo di legno. Giuravano sulla bandiera del gruppo di trattarsi come fratelli, rispettare le consuetudini dei Călușari e rimanere casti per i successivi nove giorni.5 Al loro ritorno a casa, la loro bandiera veniva fissata per terra, con un membro che la saliva gridando “guerra, cari, guerra!“.1
Danze simili
Vi sono altre danze di gruppo maschili originarie dalle danze rituali che si trovano lungo i Carpazi e in Transilvania.7 Le varianti carpatiche come Trilișești e Țânțăroiul dalla Moldavia e Bărbătescul e De sărit dalla Maramureș includono solo le caratteristiche più basilari, mentre le De bâtă, Haidău e Fecioreasca della Transilvania sono molto simili ai Călușari con l’aggiunta di sviluppi più complessi successivi.7
La danza inglese Morris è simile anche nella coreografia, nel significato della danza rituale della spada e nei costumi. Potrebbe semplicemente essere una comune danza popolare europea, con anche le sue connessioni con le credenze popolari comuni come le fate.
Riferimenti
- Eliade (1975), p. 162.
- Eliade (1973), p. 115-122.
- Kligman (1977), pp. 45-46.
- Mellish & Green (2020a).
- Eliade (1975), p. 161.
- Eliade (1975), pp. 160-161.
- Mellish & Green (2018).
Bibliografia
- Kligman, Gail (1977). Căluș: Symbolic Transformation in Romanian Ritual. Chicago: Chicago University Press.
- Eliade, Mircea (1973). “Notes on the Călușari”. Journal of the Ancient Near Eastern Society of Columbia University. 5 (The Gaster Festschrift).
- Eliade, Mircea (1975). “Some Observations on European Witchcraft”. History of Religions. 14 (3): 149-172. doi:10.1086/462721. S2CID 161503454.
- Mellish, Liz; Green, Nick, eds. (2018) 1 March 2018. Ceată de feciori - men’s group dances . Sito Eliznik.
- Mellish, Liz; Green, Nick, eds. (2020a) 23 July 2020. Lower Danubian Călușari . Sito Eliznik.
Approfondimenti
- Mellish, Liz (2006), The Romanian Căluș tradition and its changing symbolism as it travels from the village to the global platform (PDF) , Uppsala University, archiviato il 28/09/2007
- Mellish, Liz; Green, Nick, eds. (2020b) 23 June 2020. Transylvanian Călușeri . Sito Eliznik
(Traduzione e adattamento di un articolo di Wikipedia in inglese )